Nascita dell’anime
Nana (ナナ) è uno fra i più popolari manga di Ai Yazawa, pubblicato per la prima
volta nel maggio del 2000 su una rivista giapponese. In Italia arriva due
anni dopo grazie a Planet Manga e nel 2003, vince un premio per i manga
nella sezione shojo.
Dopo il successo cartaceo, nel 2006, Nana
sbarca come anime in cui si racconta una parte dell’opera di Yazawa che ancora
oggi, prosegue come manga anche se intervallato da lunghi periodi di pausa
dovuti alle condizioni fisiche precarie dell’autrice.
Trama
Il
manga racconta la storia di due ragazze ventenni accomunate dallo stesso nome e
dalla stessa decisione di trasferirsi a Tokio.
Le
due Nana, Komatsu la prima, e Osaki la seconda, si conoscono proprio in treno
nel viaggio
che le porterà nella capitale giapponese. Una volta giunte a destinazione, si perderanno di vista, ma questa situazione non durerà molto, infatti casualmente si ritroveranno ad essere coinquiline.
Nana
Osaki intraprende la sua nuova avventura a Tokio per cercare successo con la
sua band, mentre Nana Komatsu giunge con l’idea di raggiungere il suo ragazzo,
ma soprattutto di essere indipendente.
Opinioni
Premesso
che l’anime racconta solo una parte del manga, cercherò di concentrare le mie
opinioni solo sull’opera animata, questo perché successivamente, l’opera cambia
quasi radicalmente.
Leggendo
la trama probabilmente non sarete molto attratti dall’anime, ma in realtà in
poche righe non viene raccontato praticamente nulla di ciò che realmente
succederà.
Infatti
non si tratta solo di una storia di due amiche che dovranno sostenersi a
vicenda per proseguire nella loro nuova avventura a Tokio, bensì è importante
vedere l’evolversi delle storie di amore e amicizia tra i vari protagonisti, oltre che le disavventure a cui andranno in contro.
Se
siete amanti della musica, non vi dispiacerà ascoltare molte delle canzoni che
il gruppo di Nana O. proporrà, ma soprattutto non potrete non amare l’opening
dell’anime di notevole bellezza.
Come
avrete capito la musica sarà un punto fondamentale dell’anime, e probabilmente
la stessa autrice è un’amante della buona musica, tanto da chiamare una ragazza
Layla con riferimento alla canzone del maestro Eric Clapton (ovviamente
vi invito ad ascoltarla).
Tutte
le canzoni presenti tra sigle e quelle suonate nel corso delle puntate, sono tutte
presenti in una raccolta che ha scalato le classifiche in Giappone.
Un
altro riferimento simpatico lo troverete nel soprannome di Nana K. Che verrà spesso chiamata Hachi. In giapponese nana significa sette, mentre hachi otto.
A
livello di aspetto noterete invece che il personaggio di Ren è chiaramente
ispirato a Sid Vicious, noto bassista dei Sex Pistol.
Grazie
alla semplicità dell’opera, il manga è uno dei più venduti in Giappone e
l’anime ha riscosso un enorme successo, quindi ve lo consiglio assolutamente.
Nella vostra raccolta di grandi classici da vedere, non deve mancare Nana!
Ci
tengo anche a precisare che non è un’anime indirizzato ad un pubblico
femminile, ma a chiunque voglia godersi una bella storia romanzata accompagnata
da buona musica, emozioni e suspense…non male no?
Disegni:
8/10
Trama: 7,5/10
Soundtrack:
9,5/10
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L'ultima cosa che ricordo,è il bicchiere con le fragole che cade sul pavimento. Era speciale:l'avevamo comprato insieme. Io e Hachi ne avevamo preso uno a testa. Quel bicchiere,mi chiedo se sarei riuscita ad afferrarlo,se lo avessi voluto. Sai Hachi,io non ero in grado di capirti del tutto. Valgo poco,come quei due bicchieri da pochi soldi. Non potevo accettare l'idea di perdere tutto,è più facile sopportare il dolore di una crepa che si apre lentamente. Io ero così fragile,ma la colpa non era tua. [Nana Osaki]. Troppo bello come anime *-*
RispondiEliminaMolto bella questo pensiero di Nana :) grazie per averlo ricordato!
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