martedì 29 settembre 2015

Ops, censura!

Durante la visione di un anime ci siamo spesso imbattuti in una sequenza di frame, piuttosto scollegati tra loro, che hanno reso confuse alcune delle scene a cui stavamo assistendo. Probabilmente si tratta semplicemente di un montaggio video in cui sono state collegate più sequenze che, originariamente, erano interrotte dalla pubblicità, come spesso accade quando un prodotto è acquistato da un Paese estero.
Oppure, un occhio ben attento, potrebbe cogliere l’evento anomalo di taglio e cucito, come qualcosa da dover nascondere, da oscurare, o meglio dire da censurare.





Ebbene oggi voglio proprio parlare di questo fenomeno magico di prestigio che con astuzia e spesso inutilità, si diverte a manipolare ciò a cui stiamo assistendo.

La censura sostanzialmente è suddivisibile in base al livello di ciò che si sta impedendo di visionare.
Bisogna anche dire che la censura è applicata, per quanto riguarda l’Italia, soprattutto durante la trasmissione di cartoni e anime, fuori orario protetto, e che per i più puntigliosi, in qualche modo sarà sempre possibile trovare la versione non censurata girovagando per il web…
Provare a classificare i vari tipi di censure adottate, è un’impresa davvero ardua, ma vediamo di affrontare insieme le più comuni per poi passare a qualcosa di più bizzarro (dopo capirete perché).
Credo che siamo un po’ tutti d’accordo sulla censura di contenuti sessualmente espliciti, anche se difficilmente avremo a che fare con scene che potrebbero mettere a disagio i minori davanti allo schermo, se non altro perché, nella maggior parte dei casi, non è disegnato nessun dettaglio così osceno, ma diciamo che l’”idea” stessa potrebbe essere motivo di disagio.


Altra censura classica, applicata con estrema frequenza quasi come le morti di Crillin in Dragonball, sono quelle legate alla violenza o presunta tale.
Sulla censura della violenza si potrebbero scrivere articoli interi senza venirne mai a capo, ma io preferisco soffermarmi solo su due pseudo mascheramenti visivi.

Il primo è sicuramente quello di violenza esplicita, che va da uno schiaffo all’utilizzo violento di calci e pugni, anche se spesso è difficile identificare la gravità del gesto e capire quando è censurabile (in Mila e Shiro o nei Pokemon sono stati censurati degli schiaffi assolutamente banali).




Nella versione italiana si è passati dalla prima all'ultima immagine

Inoltre sappiamo bene che difficilmente vengono censurate le armi da fuoco che, probabilmente, risultano più pericolose di un contatto fisico, ma che nell’immaginario di un bambino non sono percepite come fonte di pericolo o quantomeno come gesto da emulare.

L’altro tipo di violenza più evidente è quella legata al sangue e al suo cambiamento cromatico per illudere i bambini che si tratti di cioccolato fuoriuscito dal corpo dei nostri personaggi animati…

Il sangue sparisce su Radish e cambia colore su Goku!
Questo tipo di censura sembra alquanto ridicola e probabilmente inutile, perchè  un ragazzino davanti alla tv rimarrebbe scandalizzato non tanto dal colore, ma dalla fuoriuscita del sangue stesso, se mai sia esistito un bambino che si sia spaventato vedendo queste cose in un cartone.
Senza soffermarci troppo su queste censure di dubbia valutazione, vorrei analizzarne alcune davvero strane (le bizzarre che prima vi accennavo ;) ).
Alla voce “censura” su una nota enciclopedia del web, compare un elenco delle principali censure adottate qui in Italia nei cartoni e, aggiungo io, anche negli anime.
Il breve ma intenso elenco cita proprio così:
Le principali censure riguardano:
·         eliminazione di ogni riferimento al Giappone;
·         localizzazione dei nomi giapponesi;
·         eliminazione di scene o dialoghi violenti o espliciti;

Io ora potrei anche chiudere qui l’articolo e lasciare a voi ogni tipo di commento e pensiero di ogni tipo, ma leggendo a fondo queste tre righe, esse nascondono qualcosa di veramente pesante e di misterioso, toccando il confine tra il razzismo (lasciatemelo dire) e l’assurdo.

Vestito ritoccato (con Paint) in Blue Dragon
Escludendo il terzo punto che in qualche modo è stato analizzato in precedenza, la parte che mi inquieta maggiormente è il primo punto.

Non voglio entrare in merito ai motivi di questa scelta adottata dal nostro Paese, però non si può di certo dire che non sia almeno un po’ assurda. La conoscenza di una cultura differente passa anche attraverso piccoli dettagli di un semplice cartone animato.
Analizzando a fondo questa “eliminazione” della cultura giapponese, si può vedere anche che, questo tipo di censura, è indirizzato soprattutto alle scritte giapponesi (Kanji) che a quanto pare incutono paura e terrore solo vedendole -.-


Notare la scritta in alto a sinistra

Su questo punto, potremmo anche sorvolare (giusto per essere più elastici), in quanto sicuramente una traduzione in italiano di un simbolo kanji, hiragana o katakana che sia, aiuta sicuramente meglio alla comprensione del cartone, anche se un sottotitolo in italiano potrebbe essere ugualmente efficace, soprattutto quando una scritta giapponese è rimpiazzata da una traduzione del tutto errata.
Fortunatamente questo tipo di censura è ormai quasi del tutto scomparsa, e il mondo del Giappone non fa più tanto paura xD

HFIL è un nuova marca di magliette probabilmente

Per il secondo punto citato prima, sembra abbastanza chiaro che ci si riferisce alla traslitterazione di nomi dal giapponese all'italiano, ma sappiamo bene che non esiste sempre una corrispondenza biunivoca tra i nomi e quindi spesso sono semplicemente diversi da Paese a Paese.
Senza prolungarmi troppo, vi posso dire con estrema certezza, che questo tipo di censure sono adottate per poterci “difendere” da una cultura totalmente diversa dalla nostra, e che spesso è percepita come una diversità misteriosa e non del tutto positiva. Come in ogni questione di questo mondo, le opinioni si sprecano, però rispettare l’integrità di un’opera, anime, cartone o manga che sia, è molto importante per il rispetto del Paese di provenienza, in modo particolare quando si tratta di svagarsi e apprendere anche attraverso una passione.
Appare un onigiri selvatico! 

Giusto per non essere del tutto cattivi, vi assicuro che queste censure sono adottate in quasi tutti i Paesi dell’Europa, e non solo dalle nostri grandi reti televisive capaci di sminuzzare meticolosamente un episodio di un cartone riducendo la sua durata dai classici 20 minuti a meno di 15 xD

Credo di aver scritto parecchio (ma non tutto!) sulla censura, quindi vi lascio ad una serie di immagini prima e dopo il riadattamento grafico.

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Non si sono presi nemmeno la briga di cambiare colore al sangue..

Questa non la commento nemmeno...non so che oggetto sia quello sostituito

I famosi lecca-lecca di Sanji


Un sorriso pauroso da censurare assolutamente

Bambola tenebrosa censurata
In Yu-gi-oh! sono molti i mostri da censurare



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